"L'esistenza del metodo scientifico ci preserva inoltre dal pericolo che accompagna le attività di uomini di capacità eccezionale; pericolo di servile imitazione e di partigianeria e di una devozione così esclusiva per loro e per il loro lavoro da ostacolare la strada del progresso futuro. Ognuno oggi può osservare che l'effetto di un maestro originale e capace non è sempre tutto benefico. Spesso coloro che hanno subìto la sua influenza mostrano un interesse unilaterale; tendono a formare scuole, e divenire completamente sordi agli altri problemi e verità; sono portati a credere ciecamente alle parole del loro maestro e continuano a ripetere pedissequamente i suoi concetti e spesso senza quello spirito e quella penetrazione che originariamente li rendevano importanti. L'osservazione mostra inoltre che tali risultati si verificano soprattutto in quelle discipline nelle quali il metodo scientifico è meno sviluppato.
Ove tali metodi risultano applicati da maggior tempo gli studiosi adottano i metodi stessi anzichè i puri e semplici risultati e li impiegano con elasticità anichè ripetendoli pedissequamente".

John Dewey, Le fonti di una scienza dell'educazione, La Nuova Italia, Firenze, 1929.