"Dobbiamo diventare il cambiamento che vogliamo vedere".
Ghandi
"Solo nell'opera della scienza è possibile amare ciò che si distrugge, continuare il passato negandolo e venerare il proprio maestro contraddicendolo. Allora sì che la scuola continua per tutta una vita".

G. Bachelard, La formation de l'esprit scientifique, 1938.
"Il nostro problema è ora di scoprire il nesso che esiste attualmente dentro l'esperienza fra i risultati del passato e i problemi del presente. Ci tocca di accertare in che modo la conoscenza del passato può essere trasformata
in un potente strumento per agire effettivamente sul futuro. Quanto più dobbiamo rifiutare la conoscenza del passato come fine dell'educazione tanto più dobbiamo insistere sull'importanza di essa come fine".

John Dewey, Esperienza e educazione, La Nuova Italia, Firenze, 1938.
"L'esistenza del metodo scientifico ci preserva inoltre dal pericolo che accompagna le attività di uomini di capacità eccezionale; pericolo di servile imitazione e di partigianeria e di una devozione così esclusiva per loro e per il loro lavoro da ostacolare la strada del progresso futuro. Ognuno oggi può osservare che l'effetto di un maestro originale e capace non è sempre tutto benefico. Spesso coloro che hanno subìto la sua influenza mostrano un interesse unilaterale; tendono a formare scuole, e divenire completamente sordi agli altri problemi e verità; sono portati a credere ciecamente alle parole del loro maestro e continuano a ripetere pedissequamente i suoi concetti e spesso senza quello spirito e quella penetrazione che originariamente li rendevano importanti. L'osservazione mostra inoltre che tali risultati si verificano soprattutto in quelle discipline nelle quali il metodo scientifico è meno sviluppato.
Ove tali metodi risultano applicati da maggior tempo gli studiosi adottano i metodi stessi anzichè i puri e semplici risultati e li impiegano con elasticità anichè ripetendoli pedissequamente".

John Dewey, Le fonti di una scienza dell'educazione, La Nuova Italia, Firenze, 1929.